PASTICCERIA

La tradizione dolciaria giapponese affonda le sue origini nell’antichità, cosi come testimoniato dal ritrovamento di alcuni resti carbonizzati di quelli che sembrerebbero a tutti gli effetti dei biscotti: i dolci facevano senza alcun dubbio parte della dieta quotidiana degli antichi giapponesi, tanto che secoli di tradizione hanno dato i loro frutti in una variegata e deliziosa produzione.

MOCHI GELATO

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La diffusione della cucina orientale nel mondo occidentale ha portato a una serie di alterazioni delle ricette tradizionali per avvicinare il gusto asiatico a quello del resto del mondo.

E’ piuttosto recente quindi la preparazione di Mochi ripieni di gelato che abbinano la consistenza elastica e morbida della pasta di riso a quella più corposa del gelato. Preparata la pasta di riso, viene avvolta intorno a palline di gelato delle dimensioni di una pallina da ping pong, quindi i mochi vengono messi in freezer per evitare che il ripieno si sciolga.

Anche se è possibile preparare i Mochi con qualsiasi tipo di gelato, per un gusto davvero ricco di suggestioni orientali è consigliabile usare il gelato al tè verde.

DORAYAKI

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Semplice e gustoso, è tra i dolci giapponesi più rappresentativi.

Due soffici pancake formati a partire dalla kasutera (un impasto simile al pan di spagna), racchiudono una farcitura di anko (la tradizionalissima pasta dolce ottenuta da fagioli azuki).  Sebbene la ricetta originale preveda questo ripieno, ne esistono oggi numerose varianti, ad esempio alla crema di castagne o al cioccolato.

In giapponese dora significa “gong”, e probabilmente la forma simile a quella dello strumento musicale ha dato origine al nome del dolce. La leggenda narra che un samurai di nome Benkei dimenticò il suo gong a casa di un contadino presso il quale si nascondeva, e che questi lo usò per preparare il primo dorayaki, da cui, appunto, deriva il nome.